in data 30-01-2015 15:40
Salve a tutti.
Qualche giorno fa ho scoperto nel magazzino di un mio caro amico rigattiere queste due foto-schede di prigionieri italiani, risalenti rispettivamente al '43-44.
Partendo dal fatto che sono molto giovane e non avendo sopratutto nessuna esperienza (ahimè) con la militaria in generale, mi sono rivolto a voi esperti per chiedere qualche informazione in merito, e se possibile una valutazione.
Grazie.
in data 02-02-2015 14:36
...............E accanto, tra parentesi, è visibile sempre a penna stilografica l'appunto : ( Looks louse ) ovvero, controlla
i pidocchi ! Evidentemente riferito al personale medico del campo in oggetto.
Per noi invece, l'osservazione sarebbe stata del tutto superflua.
Non è che forse c'è scritto Cooks Course ovvero corso per cuochi.
in data 02-02-2015 15:07
Ho paura che molto difficilmente i due italiani prigionieri siano stati segnalati all'epoca per il Master Chef..
in data 02-02-2015 15:55
Ovvio....ma dato che il Basile è stato segnalato come fornaio (baker)
nulla di strano che abbia fatto un corso.
Cooks Course o Looks Louse
in data 02-02-2015 17:05
Bene, intanto che lasciamo l'onere di raccapezzarsi al postatore delle due schede optando per
il controllo dei pidocchi, o il corso di cuoco da campo (raccomandandogli di osservare nelle note
testo come venivano scritte le elle e le c) e auspicando che ci mandi un bel mazzo di fiori come
ringraziamento suplettivo, passo a questa foto ricordo ripresa nel 1943 in un campo di addestramento
pilotaggio corazzati tedeschi, prima dell'invio sul fronte orientale. Il mostruoso caccia carri è un Ferdinand,
ribattezzato in seguito dagli equipaggi Elefante, per le sue dimensioni. La foto cedutami da un conoscente
berlinese, è stata postata in passato più volte anche sul sito tedesco di ebay. Qualcuno riesce a risalire
all'unità operativa dove il panzer fu assegnato in combattimento ? Pare che la livrea del carro fosse già
dipinta con cammuffamento mimetico.
in data 02-02-2015 21:22
Pare, da quello che ho trovato in rete, che i carri usciti dalla fabbrica l'8 maggio '43
furono assegnati nel numero di 45 unità al 653° battaglione cacciacarri pesante e 44 unità al 654° battaglione.
Impiegati sul fronte orientale presero parte alla battaglia di Kursk iniziata il 5 luglio 1943.
Impiego largamente penalizzato in primis dagli estesissimi campi minati sovietici che bloccarono i 2/3 delle unità
operanti e in secondo luogo dai frequenti inconvenienti tecnici, tipo il surriscaldamento dei motori e relativo incendio del mezzo.
Un Ferdinand bloccato era facile preda della fanteria che poteva facilmente avvicinarsi con mine magnetiche
non avendo armamento da difesa e facile preda dei carri sovietici in quanto, mancando di una torretta, poteva
ingaggiare i nemici su un limitato arco frontale.
I carri superstiti furono poi richiamati in fabbrica e modificati rendendoli più affidabili dal punto di vista dei motori,
più protetti con l'aggiunta di mitragliatrice MG 34 e cupola per il capocarro che rendeva più facile la visuale di movimento
e con un rivestimento di tutto lo scafo di zimmerit, materiale antimagnetico.
Il tutto aumentò di 5 tonnellate il peso del carro che fu per questo ribattezzato Elefant.
Fu nuovamente impiegato sul fronte orientale oltre che su quello italiano nel 1944.
Comunque se la tua foto risale al 43 quello è la prima versione.
in data 03-02-2015 09:24
Essendo la versione senza mitragliatrice di scafo dovrebbe essere stato assegnato al 653°
battaglione, come pensavo anch'io. Ma vuoi saperne una venuta a galla un decennio fa ? Quando
fu varata l'operazione Barbarossa nel 1941, i tedeschi a loro insaputa, avevano deciso il momento migliore
d'attacco perchè nell'Unione Sovietica si stavano approntando con fatica i piani di rinnovamento quinquennale
dell'industria e il paese era in brache di tela. Ma non è questo il punto. Sembra, che non fu l'attacco ritardato di luglio
a permettere ai russi di approntare campi minati ed altre difese per arginare l'offensiva tedesca. E tantomeno
che la mancata sorpresa nell'operazione Zittadelle, fu il giro di boa che segnò la successiva sconfitta tedesca.
Pare, secondo i servizi segreti del dopoguerra, che tutti i piani di guerra tedeschi dell'operazione Zittadelle
furono passati con mesi di anticipo da un traditore ad altissimo livello vicinissimo al Fuhrer e quindi praticamente
impossibile da smascherare. Ma i gruppi speciali tedeschi di controspionaggio lo avevano inquadrato negli
ultimi mesi di guerra. Per lui, come ricompensa dei servigi resi, i russi idearono nel 45 a Berlino quella messainscena
della sparizione e quel tale visse da papa a Mosca con falsa identità tutti gli anni a venire del dopoguerra.
Altro che supremazia bellica e strategie vincenti. Ma questa, come tante altre verità nascoste, saltano a galla
quando ormai la storia ha già voltato pagina da tempo.
in data 03-02-2015 11:29
Fanteria tedesca all'attacco sul fronte orientale nel novembre del 1943. Il primo soldato indossa ancora
la tuta invernale reversibile con lo schema autunnale non completamente bianco, mentre il secondo indossa
il pastrano di lana lungo e il passamontagna senza l'elmetto. Il terzo milte indossa una giacca a vento sopra
la tuta reversibile, e il cappuccio ricopre l'elmetto sotto cui solitamente veniva calcato il passamontagna.
A stretta misura dal gruppo, è visibile un panzer Tigre cammuffato di bianco che protegge la fanteria in corsa.
Sullo sfondo tutto brucia: isbe, magazzini, e blindati sovietici. Su uno dei due Mauser è montato il famoso tele Zeiss
ZF1, scarsamente visibile nella foto.
in data 03-02-2015 11:31
Errata corrige : il secondo soldata calza l'elmetto sopra il passamontagna.
in data 03-02-2015 20:05
. Su uno dei due Mauser è montato il famoso tele ZeissZF1, scarsamente visibile nella foto.
Come fai ad esserne certo, è talmente sgranata la foto che non si distingue niente .
Intendi quello di centro comunque, è l'unico nel quale si vede l'intero fucile.
in data 04-02-2015 09:06
La foto non è un originale in mio possesso purtroppo, ma una foto dell'originale che io ho pubblicato.
Qui sotto : un panzergrenadieren avanza cautamente accanto ad un carro sovietico (probabilmente un T-34)
in fiamme, centrato a distanza dal cannone di un Tigre.