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vendita cd promo

marmagis-47
Utente della Community

ho acquistato cd indicato come promo e mi è arrivato nn sigillato col coperchio rotto e dicitura 'campione gratuito vietata vendita'. il venditore si è detto proprietario per vendermelo ma ho posto io quesito a lui se ora lo posso rivendere io come attuale proprietario e mi ha risposto che mica si comprano cd per rivenderli usati. certo che se si possono vendere omaggi da proprietari, tanto + rivenderli dopo averli pagati da altrettanti proprietari....parlo di cd rivenduto da pochi nel web come rarità da collezione, come promo nn sigillato. un negozio di dischi vicino a me accetta usato e collezione, ma non è che mi rischio io ora denuncia a vendere un campione gratuito con la dicitura non vendibile? campione che per me gratuito nn è stato perchè l'ho pagato ma lo devo dimostrare....che assurdità. i campioni omaggio danno sempre problemi e litigi. in molti negozi li espongono e si offendono poi solo se il cliente li guarda o chiede se li può prendere, allora non li espongano onde nn creare equivoci. come le degustazioni gratuite al pubblico. nel commercio si offre per poi far pesare, non si offra allora.

 

e poi se il padrone può vendere un campione gratuito, con che criterio fa il prezzo? quel cd singolo l'ho pagato come intero album sigillato nuovo da cui è stato estratto, una vera presa per il c.....

Messaggio 1 di 11
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10 RISPOSTE 10

vendita cd promo

wallyd_34
Utente della Community

Boh ... invece di pormi tutti questi problemi, io al tuo posto avrei aperto controversia per "oggetto non conforme" e mi sarei fatto restituire i soldi ... sempre che tu avessi pagato con paypal.

Poi il cd forse si trova anche altrove, magari.

Messaggio 2 di 11
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vendita cd promo

i cd promo sono per definizione ''campione gratuito vietata vendita'' o cose del genere, o almeno tutti le cose "promo" avevano questa specifica... ma se è un privato non è considerabile commercio...

Messaggio 3 di 11
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vendita cd promo

marmagis-47
Utente della Community

ringrazio entrambi per le celeri risposte. specifico che nn ho comprato cd purtroppo su ebay o amazon o altra piattaforma ove avrei fatto reso senza problemi. purtroppo da associazione senza fini di lucro che dicesi proprietaria...alla faccia del mancato lucro vendere i campioni gratuiti. nn so se l'associazione è da considerarsi commerciante, cmq la clausola mi pare parli chiaro. pensavo di rivenderlo usato in negozio di dischi sempre che me lo accetti, ma temo denuncia perchè se il cd è registrato come non vendibile accusano me di truffa e non vanno a vedere che l'associazione senza fini di lucro me l'ha venduto a prezzo collezionistico. nn so se andare io dalla gdf e segnalare il fatto, anche perchè l'associazione mi ha risposto con tono di picche che preclude rifiuto reso che sarebbe cmq a mie spese.

un cd promo , singolo , nn sigillato, col coperchio rotto che l'associazione attribuisce alla posta che l'ha spedito (il pacco era perfettamente imballato e tutti gli altri dischi strasigillati come nessun altro fa), vale 15 euro come cd di intero album, nuovo e sigillato, da cui è stato estratto.: al di là delle regole, una vera PRESA PER IL C...... specie da associazione che dovrebbe lucrare meno di un normale commerciante.

questo cd lo rivendono su ebay a 75 euro dichiarandolo come promo, ebay e amazon mi garantiscono che posso farlo anch'io ma io mi pongo qualche problema di coscienza specie per la cantante mio idolo su cui nn voglio lucrare. e mi trovo a denunciare la sua associazione retta dalla sua familiare: meglio lucro o denuncia? se vado nel negozio di dischi specializzato in usato e collezionismo, almeno nn ho le spese fisse di ebay e amazon.

Messaggio 4 di 11
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vendita cd promo

Tutta una serie di questioni che mi sembrano tante capriole in avanti e tante indietro. Una associazione non lucrativa, lo dice il nome stesso, lucro non ne fa. Quello che vende non fa altro che utilizzarlo per collezionare risosrse destinate al fine associativo senza alcun fine di guadagno.

 

Come tutti coloro che vendono liberamente il prezzo lo fa in base alle proprie decisioni. Non esistono termini per fare i prezzi. E' il mercato che punisce con le mancate vendite i prezzi che risultino essere sproporzionati alla realtà.

 

Tu hai comprato e lo hai ritenuto un prezzo congruo. Se i patti erano questi finisce semplicemente lì e non c'è niente da rivangare.

 

L'unica cosa che potresti fare è, qualora la cosa non fosse stata chiara dall'inizio, lamentarti con il venditore perché non ti ha segnalato le cattive condizioni dell'oggetto. Ma questa è un'altra questione.

 

Poteva vendertelo? Ovviamente sì, proprio perchè l'associazione era proprietaria di questo oggetto, esattamente come lo sei tu. Tu puoi cederlo? Altrettanto sì perchè non stai facendo affatto commercio ma bensì stai vendendo un oggetto da collezione che è quel CD. E siccome vendi un oggetto allo status di patrimonio tuo personale, e non per fare commercio quindi, lo puoi vendere. E proprio perchè sei un privato.

 

Che cosa è quindi vietato, con quella dicitura. E' vietato farne commercio, ovvero prendere un oggetto che non ha alcuna fattura di acquisto, e quindi non ha assolta nemmeno l'IVA, per venderlo al lucro di una rivenditore normale.

 

i CD Promo sono stati regalati dal produttore il quale li vincola a non renderli vendibili nei circuiti normali commerciali. Ma questa e tutta un'altra cosa rispetto alla vendita che in privato può fare degli oggetti della propria collezione.

 

Messaggio 5 di 11
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vendita cd promo

ho risolto col reso che temevo nn mi accettassero per il coperchio sgangherato che loro hanno attribuito alle poste. ho inviato le foto in modo che nn possano dire che nn sapevano prima di accettarmi reso. 7.45 euro di raccomandata semplice per recuperarne 15. finora ancora nessun rimborso perchè la raccomandata deve arrivare. e per rifarmi, ho pagato la raccomandata coi vecchi francobolli in portafoglio con impiegata postale che nn me li voleva accettare perchè vecchi, ancora un po' mi prendevo io accusa di truffa. se non me li accettava, volevo fare posta semplice e l'impiegata nn voleva nemmeno restituirmi raccomandata perchè aveva già fatto i conti e aveva lavorato per me, ho dovuto far chiamare direttore che mi accontentato. il diritto di preventivo in posta nn esiste perchè nn si fa lucro come nelle associazioni. addirittura l'impiegata mi ha minacciato che se nn arrivavo coi soldi entro fine giornata ce li rimetteva lei per farmela spedire, ma come si permetteva di nn restituirmela? tutti questi abusi come portano avanti il mondo. 

 

che un'associazione senza lucro lucri sugli omaggi a prezzi superiori al commerciale....quel promo sgangherato costa quanto intero album cd sigillato....queste associazioni che disdegnano lucro e fanno di peggio...il lucro se equo è + che morale e porta avanti il mondo + delle associazioni. senza lucro pensano di saper fare solo loro commercio equo e solidale in nome della filatropia, senza bilanci, spesso coi volontari e lasciti senza pagarsi dipendenti e locali, bello così vendere a meno degli altri. le associazioni hanno codice fiscale con codice attività, se il codice attività richiama il commercio nn so se possano essere considerate soggetti nn commerciali. cmq a vendere omaggi a prezzi speculativi in nome della filantropia sono morti di fame. i negozi che lucrano si pagano tasse dipendenti locali e non hanno sconti. l'equità nn è cosa sporca.

Messaggio 6 di 11
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vendita cd promo

Permetti, con molta cortesia, commercio con quel tipo di materiale e posso assicurare che i case dei CD purtoppo molto spesso arrivano rotti in quanto inviati quando va' bene in buste con le bolle cosi che  quando ci mettono i tembri vista la natura del materiale si possono incrinare.

Ma dove sta' il problema, sono semplicissimi case che a volte capita di trovare anche nella monnezza, io stesso ne butto e ne sostituisco a pacchi cioe' materiale sostituibilissimo senza per questo inficiarne il contenuto.

 

Poi, non voglio polemizzare perche' non ha senso ma proprio non comprendo L'ABUSO che avrebbe perpetrato la Posta anche perche' non e' ben chiaro quello che sia successo.

 

Se chi si presenta allo sportello chiede una raccomandata questa gli viene fatta, non e' che prima ti fanno un preventivo di tutte le opzioni possibili.

 

Come quando vai in farmacia e chiedi uno specifico  sciroppo per la tosse NON e' che prima ti fanno il preventivo di tutti gli sciroppi che hanno in farmacia o se vai al bar e chiedi un amaro del Ca... (DelCapo) non ti fanno la lista di tutti gli amari del bar.

Casomai si chiede consiglio prima se ci sono problemi del genere.

E comunque la lista con tutti i prezzi e le tariffe di solito sono esposte e consultabili, ma forse non ci hai fatto nemmeno caso, all'entrata o in forma cartacea oppure negli uffici piu' grossi su terminale video. 

 

E poi scusa eh, ma se gli dovevi dei soldi per l' affrancatura e' evidente che se a fine turno non li ha ce li rimette l' impiegato, dove starebbe LA MINACCIA? Ti ha fatto pure un favore!!!

 

Una volta accettata, ma questo non sei tenuto a saperlo, l' impiegata di per se' non puo' annullare proprio un bel niente senza il consenso del direttore dell' ufficio perche' solo lui e solo dal suo applicativo di retro sportello deve fare una controtransazione contabile che a tutti gli effetti penalizza l' ufficio (Un poco come quando un venditore su eBay subisce una controversia).

 

E' come se avesse sbagliato l' impiegato e quindi l' ufficio e non il cliente. 

 

Sui vecchi francobolli probabilmente fuori corso recuperati dal portafoglio per risparmiare neanche mi dilungo preche' gia' immagino dove potremmo andare a finire.-

Messaggio 7 di 11
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vendita cd promo

lavoro in ufficio e vedo tantissime raccomandate coi francobolli quindi lecitamente accettate, che poi molti stacchino francobolli dalle lettere altrui, può capitare a me di staccarne uno da busta mia che nn ho spedito e nn ho rubato nulla e l'averlo staccato da buste altrui va dimostrato. che poi di francobolli intatti si tiri fuori che sono vecchi perchè nemmeno la scusa di averli staccati regge....i francobolli sono della posta e solo la posta me li può accettare, nn li posso usare al supermercato. sono la moneta della posta. già i contrassegni telematici nn vengono accettati, ho presentato in procura denuncia e ho usato vecchio contrassegno 14.62. il contrassegno aveva ancora l'adesivo originale a prova di nn essere mai stato staccato, l'impiegato scocciato 'ma ce ne voglio 3.8 euro'. ' ma se io ce l'ho da godere, contenta io di rimetterci differenza' poi me l'ha accettato ma ha fatto faccia....molti impiegati sono str... e si fanno pregare. chi ha i vecchi contrassegni da 14.62 li butta o si sente ladro a cercare di racattarli?

 

francobolli o no, se decido di non spedire raccomandata per il costo e usare lecitissimamente francobollo per normale spedizione e risparmiare ancora + lecitamente, l'impiegato nn può rifiutarmi restituzione busta e contenuto di cui io SONO PROPRIETARIO. la ritenzione è abuso anche se l'impiegato paga lui per me senza che nessuno glielo chieda ...o me lo fa credere per tacciarmi di accattonaggio. accattone quell'impiegato che nn fa il suo dovere pagato dallo stato con tutti i lavori privati che falliscono. mi ha mangiato tutti i francobolli, 7.45 euro per raccomandata semplice 70 g senza nemmeno la cartolina e ne ho dovuti usare 3 da 3 pure rimettendoci. parlo di impiegato che mi ha denegato reso amazon per cartone con piega, insinuava che ci si poteva mettere dentro mano, era lo stesso di amazon che suo collega mi ha accettato in stesso ufficio. è impiegato carogna.

 

SUL CD: un'associazione nn è commerciante ma venditore abituale: la dizione 'vietata la vendita' nn valeva proprio nulla? nn è un privato qualsiasi, alla faccia del mancato lucro. rubo io i francobolli a usarli alla posta o rimetterceli a somma maggiore in procura....

 

 

Messaggio 8 di 11
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vendita cd promo

A parte che è difficilissimo anche solo seguire quello che dici perchè non parrebbe che tu abbia molta confidenza con la punteggiatura (che non è un optional), tutti questi discorsi con il tema della domanda centrano molto poco.

 

Le poste accettano affrancature in lire che siano emesse dal 1967 in poi e naturalmente queste devono corrispondere a l'equivalente in Euro ri-convertito secondo la formula di valore Euro-Lira.

 

Le accettano perchè i francobolli sono delle tasse pagate e quindi hanno il loro valore ancora oggi anche se sono in lire. 

 

I valori precedenti al 1967 invece non vengono accettati perchè a quel tempo le affrancature erano sottoposte a date di scadenza.

 

Quindi l'impiegato di cui parli, se i francobolli sono di quelle annate o sucessive, li deve accettare e basta. Naturalmente ha anche il diritto di chiederti la differenza in euro se i valori in lire non coprissero la spesa totalmente.

 

Siccome l'Euro vale molto più della lira significa anche che una spedizione in euro vuole un notevole quantitativo di francobolli che, per legge, devono comunque stare ben visibili attaccati alla facciata principale della busta senza coprire i settori fondamentali di indirizzo e mittente.

 

Per inciso, un francobollo da 800 lire, per esempio, vale 0,41 Euro e se si volesse affrancare una lettera raccomandata con questi pezzi, bisognerebbe utilizzarne almeno 13 e non sarebbero pochi. Per valori piccoli la quantità aumenta ancora di più, ed è forse questo il motivo per il quale molti operatori fanno opposzione o mettono ostacoli a questi usi, oltre alla letterale ignoranza del fatto che i francobolli in lire abbiano ancora valore fruibile per le spedizoni.

 

 

 

Messaggio 9 di 11
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vendita cd promo

Cominciamo col dire che gli impiegati delle Poste non sono "Statali" come gli insegnati della scuola pubblica per es. gia' dal lontano 1998.

 

Le Poste sono una SPA con azionisti con una quota di partecipazione anche dello Stato.

 

Per quanto riguarda "Impiegati pagati dallo Stato con tutte le ditte private che falliscono"

 

Altimenti si ha come l' impressione che statale diventi per forza fannullone e prendistipendio a sbafo, quelli frasi comuni come i neri hanno la musica nel sangue, bel tempo di sera, ecc, cosette simpatiche per chi le apprezza ma che non ci azzeccano niente.

 

Quando si parla di Poste, Carabinieri, Forze armate, statali e compagnia bella spesso parte il coro dei sorrisetti come se si parlasse dei furbetti di turno.

 

Mi pare di aver specificato e quindi ho riletto che "NON e' ben chiaro quello che sia successo" indipendentemente dalla punteggiatura.

 

Forse che, sempre non ben chiaro ma e' quello che traspare, all' impiegato e' stato detto solo DOPO che aveva affrancato allo sportello con la PT label dell' intenzione di usare i francobolli o che da raccomandata a cose gia' fatte si sia passati a richiedere un altro tipo di spedizione insomma qualcosa deve essere successo altrimenti non avrebbe senso tutta la pantomima a meno appunto di un impiegato "particolare"

 

Quindi non e' in discussione l' uso o meno dei francobolli che rimane lecito infatti una moltitudine di posta viaggia con i francobolli (A meno che non fossero proprio fuori corso) ma piuttosto quello che e' successo per far dire ad un impiegato che c'e' un problema.

 

Presso l'ufficio postale mio di riferimento quando spedisco sono loro stessi a chiedermi se possono affrancare con francobolli invece che con PT label in quanto devono smaltire le giacenze e personalmente non mi cambia niente. 

 

Chi lavora di solito e' ben felice che tutto vada liscio e non di mettersi a puntigliare per cose del genere e che arrivi il fine turno senza battibeccare per la fuffa, chiamare in causa il superiore, ecc. da qui il sospetto che qualcosa di particolare sia successo fintanto da chiamare in causa appunto il direttore dell' ufficio. 

Anche perche' se si tratta di una controtransazione come parrebbe in questo caso dato l' intervento del direttore allora conta poco l' uso dei francobolli o meno ma ha a che fare invece con lo storno di una operativita' gia' portata a termine, vuoi che sia per ripensamento del cliente o per errore suo o dell' impiegato.

 

Non e' verosimile che qualcuno, fosse anche un impiegato diciamo particolare, possa negare un diritto del cliente a meno che di non essere in presenza di un masochista e qualcuno forse c'e', ma piuttosto di far notare il proprio umano disappunto lavorativo riguardo ad una situazione che forse si poteva gestire in maniera diversa.

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