Ho venduto una montatura per telescopio tramite EBAY al sig. *** per € 495. Purtroppo l’acquirente, ricevuto l’oggetto ha rifiutato l’acquisto sostenendo che non era conforme alla descrizione dell’offerta di vendita. Ho tentato di dimostrare con un memorandum articolato la piena conformità dell’oggetto alla descrizione nell’offerta di vendita. Purtroppo EBAY ha deciso, senza comunicare alcuna motivazione, di annullare l’acquisto prelevando dal mio conto PAYPAL l’intero rimborso (incamerando comunque la sua commissione anche se la vendita non era andata in porto). Nelle regole pubblicate nel sito lo stesso EBAY, nel caso di una controversia decisa senza accordo tra le parti, dichiara di garantire l’eventuale rimborso all’acquirente e che non interviene nel garantire la restituzione dell’oggetto rimborsato, di fatto rinviandola così a un accordo tra le parti. Ma EBAY in un messaggio privato diretto al sig. ***, da lui stesso trasmessomi, va ben oltre e dichiara “ sei esonerato dall’obbligo di restituire l’oggetto” cui si è attenuto il sig stesso rifiutando in modo stizzito ogni richiesta di restituzione. Questo lede totalmente i diritti della controparte ( il venditore )che, dopo essere giudicata perdente nella controversia, viene ulteriormente e immotivatamente penalizzato con una arbitraria quanto illegittima privazione del diritto alla restituzione dell’oggetto venduto dopo il suo completo rimborso. Ritengo che l’annullamento del contratto di vendita implica il ritorno della merce venduta nella proprietà del venditore e ogni rifiuto di riconsegnarla si può configurare come appropriazione indebita. EBAY si rende quindi non solo complice, ma istigatore di un vero e proprio abuso. Inoltre limitare la garanzia del venditore solo nell’eventualità che il venditore riconosca la validità dei motivi del rifiuto della merce venduta prima della decisione di EBAY, lede il diritto del venditore di dissentire motivatamente in merito a una controversia opinabile sul rispetto delle regole commerciali e paventa un vero e proprio ricatto. Ma l’aspetto più grave è che, con una “riservata” (non accessibile alla controparte) autorizzazione a non restituire la merce venduta e rimborsata, , non solo elude qualsiasi impegno a far seguire al rimborso l’obbligo di restituire l’oggetto invenduto al legittimo proprietario nello stato in cui è stato ricevuto, ma addirittura avalla l’ abominevole abuso di non ottemperarlo. Giuridicamente ritengo che il caso segnalato corrisponda a quello di un recesso in cui non è stato rispettato l’obbligo della restituzione della merce prevista dal D. Lvo 206/2005, art. 67.
Pertanto richiedo:
Che EBAY risarcisca con 495 € il sottoscritto per compensare il mancato rispetto del diritto del venditore a riottenere l’oggetto di cui è stata annullata la vendita
Che EBAY espliciti le motivazioni delle decisioni relative alla controversia e le faccia conoscere alla parte perdente per un obbligo di trasparenza e per fugare sospetti di arbitrarietà
Comunichi ai membri di EBAY una completa revoca di esoneri alla restituzione degli oggetti rimborsati
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